A.R.I. TROPOSCATTER ITALIA  "GRUPPO MICROONDE  MONTE DEL GIOGO E MONTE MAGGIORE"

  M O N T E  DEL  G I O G O

 

       COMANO  (MS )                             EX BASE NATO TROPOSCATTER " LIVORNO"

 

ARI

 

 

 

A.R.I.  TROPOSCATTER  ITALIA

 

Gruppo Microonde Monte del Giogo

e

 Monte Maggiore


 

MONTE DEL GIOGO

 

Ex Stazione N.A.T.O.  " Livorno "

Comano  (MS)

 
     
 

 

 

Troposcatter :1200 MHz,  D- Voice e D-Data / 50 MHz FM

 
 

Breve riassunto dei risultati ottenuti domenica 25 maggio nella prova in Digitale a 1200 MHz tra le postazioni del Monte del Giogo e Monte Maggiore nei collegamenti DV e DD. Concludendo in 50 MHz in FM e SSB con le parabole da 20 metri

 
 

 

Cronaca. I più volonterosi (IK4MZJ, I4YMB e IW4AID) raggiungevano la vetta alle 9, mentre il più brigoso (leggi I4TDK) arrancava su alle 10 e passa . Prima fase issare l’illuminatore dei 50 MHz sul braccio del paraboloide (un sistema a loop ad onda intera polarizzato orizzontalmente con riflettore e centro di fase nel fuoco, made IK4MZJ che una volta montato ha fatto registrare un sorprendente 1:1 di onde stazionarie). Issato il medesimo (lo potete vedere nelle immagini accogliere nel proprio ventre, senza peraltro soffrirne , gli illuminatori dei 70 cm e dei 23 cm) e calato il cavo fino alla base dell’antenna si è passati alla stesura dei cavi di alimentazione onde collegare (finalmente) il paraboloide alla ex sala O/H (Over Orizon) della base, che dista circa 50 metri da essa. Proprio mentre stendevamo il Cellflex 7/8” (operazione banale ma laboriosa causa la rigidità dello stesso) il Giogo ci ha tirato il primo scherzetto della giornata: acqua a volontà!

Pazienza, si continua e finalmente i cavi (due, uno per i 430 ed uno per i 1200 MHz, per quello dei 50 abbiamo momentaneamente soprasseduto onde non affogare) arrivano all’asciutto e si inizia a collegare l’ID-1 per i 1200 MHz con relativo computer per le prove in DV  con D-Term e in DD. Si attende che a Monte Maggiore finiscano di installare l’illuminatore dei 50. Il tutto è pronto verso mezzogiorno e, comodamente seduti nella sala O/H abbiamo cominciato le danze. Per la verità un’ora prima il TDK, (irriducibile come sempre) mentre misuravamo le onde stazionarie dell’antenna, era già riuscito a collegare Ennio I0FHZ in 6 m, presente per il contest, che si trova all’incirca sulla direttrice del paraboloide e già avevamo avuto sentore dell’efficienza del sistema.

Le prove. Visti problemi logistici e di orario abbiamo deciso di soprassedere a riprovare i 70 cm (prova già fatta 15 giorni prima), concentrandoci sui 1200 e iniziando in D-V prima in Fonia poi con la trasmissione di testi con l’ausilio di D-Term.  Alcune parti dei collegamenti sono stati documentati con altrettanti filmati (clicca qui per il filmato in FONIA e qui per il filmato D-Term), quindi quanto emerso può essere visionato direttamente. In sintesi possiamo dire che le prove hanno dato esito estremamente positivo: in 23 cm in Digital Voice il segnale proveniente dai paraboloidi della Tolfa (10 W) variava mediante da S5 a 9+20 con il classico fading del Troposcatter. L’invio di testi, sempre in DV con l’ausilio del programma D-Term a 19.200 è stato positivo al 99%, con fedele riproduzione di tutto quanto inviato. Discorso a parte merita il collegamento in DD.

 
     
 

Sappiamo che il collegamento in configurazione DD (Digital Data) col l’ICOM ID-1 avviene a larga banda (150 kHz) e ad una velocità di 128 Kb. L’apparato in questa configurazione è assai meno sensibile rispetto all’ipostazione DV (1,58 Microvolt), quindi servono segnali più robusti ed un collegamento sostanzioso: era quindi interessante valutare la cosa in Troposcatter.

La prova è quindi iniziata e dal computer annesso all’ID-1 di Monte Maggiore è stata regolarmente visionata la cartella di File messa in condivisione nel computer annesso all’ID-1 di Monte del Giogo, segno che il collegamento risultava di qualità sufficiente alla bisogna, nonostante la modesta sensibilità degli apparati in quella configurazione. Purtroppo all’atto dell’apertura della cartella stessa è sorto un problema di settaggio di uno dei due computer che ha impedito la reciproca visione dei file delle cartelle condivise dai due utenti. L’inghippo su uno dei portatili  già si era manifestato nei collegamenti locali e per mancanza di tempo non era stato possibile porvi rimedio per le prova del 25; al di la comunque di questo problema “informatico”, la prova ha mostrato che il link Troposcatter Giogo - Tolfa a 1200 MHz è utile ad essere utilizzato in configurazione DD a 128 bps, quindi a fungere da dorsale dati in questo sistema, con potenza di 10 Watt.

I 50 MHz in “parabola”/ Divertentissimo è stato il collegamento Troposcatter tra Monte Giogo e Monte maggiore in 50 MHz. Il segnale che arrivava al Giogo da Allumiere che trasmetteva con 40 Watt in parabola era semplicemente eccezionale: non siamo infatti riusciti a misurarlo in quanto non disponendo di attenuatori lo strumento era incollato a fondo scala e non ha mai accennato al benché minimo effetto di fading (vedi filmato). Peraltro merita ricordare che questo paraboloide a 50 MHz guadagna all’incirca 18,5 Db Iso, che equivalgono, a spanne, a quanto renderebbe un sistema di 8x6 Elementi! Se riuscite a costruirlo e a farlo stare in piedi adottando le spaziature canoniche! Gli illuminatori, un po’ ingombranti per la verità (il loop è un paio di metri di diametro), funzionano benissimo e abbiamo poi collegato anche altre stazioni che stavano facendo il contest, tra cui I0SNY Nicola in Perugia, decisamente fuori mira rispetto al paraboloide del Giogo. In questa frequenza con queste antenne ci sarà da divertirci, soprattutto quando attiveremo quelle su Nizza, che vanno dritte verso la Spagna, Portogallo e…oltre, anche impiegandole, con adeguata potenza, per prove di Ionoscatter.

Questo per ora è tutto: rimandiamo alla cronaca dell’inaugurazione ufficiale della tratta dell’8 giugno, dove perfezioneremo il collegamento in Digitale e oseremo di più a 50 MHz, anche con qualche richiamo al passato.

 
 

 
 

Marco e Nicola preparano e controllano l’illuminatore prima del montaggio.

 
     
 

 
 

Il sistema viene issato sul braccio del paraboloide per essere fissato alla culla.

 
     
 

 
 

da sotto l’illuminatore sembra il telaio di una “Bilancia” da pesca.

 
     
 

 
 

Il seggiolone spaziale di IK4MZJ si complica….

 
     
 

 
 

il Loop  è pronto all’uso. Contiene nella “pancia” la “pinna” dei 23 cm e l’illuminatore dei 70 cm: si ignorano a vicenda.

 
     
     
 

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WEBMASTER  IK4MGV Data ultima rev.  12/01/2012