A.R.I. TROPOSCATTER ITALIA  "GRUPPO MICROONDE  MONTE DEL GIOGO E MONTE MAGGIORE"

  M O N T E  DEL  G I O G O

 

       COMANO  (MS )                             EX BASE NATO TROPOSCATTER " LIVORNO"

 

ARI

 
 

Primo contatto  a  433 MHz  tra  le  ex stazioni  N.A.T.O. Troposcatter “Livorno” (IMXZ) del Monte del Giogo e della “Tolfa” (ITLZ).-------------------------------------------------------------

Terzo contatto a 1296 MHz in FM e 1240 MHz in ATV: il monoscopio inizia a formarsi…..-------------------------------------

 
Come preannunciato domenica 11 novembre si è svolta la terza seduta di prove

sulla tratta Giogo-Tolfa precedute dall’installazione dei due nuovi illuminatori che

hanno affiancato la “pinna” orizzontale. Si tratta di un circular feed per i 23 cm a e da un terzo per i 70 cm, tipo Yagi a polarizzazione orizzontale a larga banda (400-500 MHz), ambedue concepiti per attuare l’illuminazione dell’intero paraboloide.

Ad ogni illuminatore corrispondeva una discesa e ciò ha

 

consentito l’uso contemporaneo del paraboloide su frequenze diverse e la possibilità di valutare lo stesso segnale con polarizzazioni diverse.

Si è iniziato inaugurando tecnicamente la tratta in 70 cm (433,500 MHz), in FM,

impiegando qui sul Giogo un TS 2000 che alimentava l’illuminatore a tre elementi TR-System con 10 Watt di potenza, chiamata alla quale hanno risposto gli amici di Civitavecchia attrezzati con identico illuminatore. Quando guarderete il filmato (guardalo) potrete assistere esattamente all’arrivo del primo segnale e, come noi, troverete impressionante il

violento movimento  dello strumento a “sbattere” oltre i 9+60 dB. Tale stupore si accentuerà se considererete  che la potenza che originava detto segnale in Tolfa era di

un solo Watt all’uscita del TX e che la tratta di 281 Km è coperta in troposcatter, con volume comune posto a circa 9000 metri di quota.

Visto il risultato ci siamo poi spostati in frequenza SSB (432.300 MHz) e abbiamo avuto l’immenso piacere di ascoltare per lungo tempo gli amici di Civitavecchia che operavano con soli 100 Milliwatt in uscita dal TX!! Il filmato (guardalo) rende alla perfezione questo risultato e si noterà che mai il collegamento ha comportato interruzioni e incomprensioni, al punto che se fosse stato possibile, saremmo riusciti a mantenerlo anche con metà potenza. Tutto ciò rende il giusto merito alla qualità questi paraboloidi, nonché all’artefice dell’illuminatore.

Abbiamo poi mantenuto il contatto in FM a 433.500 MHz quale canale di servizio e

siamo passati alle prove in 23 cm.

In questa frequenza necessitava sperimentare l’illuminatore circolare, confrontandolo con quello orizzontale logaritmico e verificare l’andamento del fading sulla stessa emissione ricevuta contemporaneamente con due diversi apparecchi, uno collegato alla “pinna” orizzontale e l’altro al circular feed.

Anche in questo caso una fetta dei contatti è stata ripresa in due filmati che vi proponiamo (guarda il primo)     (guarda il secondo), con le seguenti modalità: il segnale proveniente in FM dalla

Tolfa a 1296.250 MHz era trasmesso con 1 Watt di potenza all’uscita dal TX in polarizzazione circolare alimentato con 15 metri di cellflex 7/8”. In ricezione il TS 2000 era collegato al circular feed , mentre l’FT 736R era collegato all’illuminatore a

polarizzazione orizzontale e fungeva anche da trasmettitore. Se osservate attentamente l’andamento degli strumenti dei due apparecchi mentre ricevono il medesimo segnale proveniente dalla Tolfa (meglio sarebbe stato avere due apparati identici), vi accorgerete che esiste un tenore di massima del fading che può essere considerato omogeneo, nel quale gli episodi negativi e positivi sui due ricevitori agiscono all’unisono. Su questo “letto” omogeneo, si manifestano però episodi specifici e singolari propri delle due diverse polarizzazioni, aventi generalmente sviluppo contrastante, non necessariamente diametralmente opposto , ma aventi sempre evoluzioni di segno opposto.

Il primo fenomeno descritto (quello concomitante) è il fading “di tratta”, cioè quel fenomeno caratteristico dei collegamenti Troposcatter , dovuto al continuo mutare

delle peculiarità del mezzo che determina lo scattering (l’atmosfera) lungo la tratta radio, che provoca attenuazioni continuamente variabili. Il secondo fenomeno è il fading “di polarizzazione” o “cartesiano” che ovviamente, nei singoli tempuscoli, si manifesta contrastante nelle due configurazioni. Relativamente ad esso, si esplica quindi una sorta di mutua compensazione nei punti di negatività, all’incirca come avviene nell’uso del diversity di spazio o di frequenza, ovviamente con minore incidenza e vantaggi.

Potrebbe dirsi, prendendoci una certa licenza poetica sullo specifico concetto di “diversità”, che abbiamo osservato gli effetti di un segnale ricevuto con diversity di polarizzazione.

Il comportamento registrato mette quindi in luce la componente “di polarizzazione” dell’evanescenza, che compenetra sommandosi quella “di tratta”, tipica dei collegamenti Over the Orizon in Troposcatter.

Rimane poi da dire, giusto per rimarcare l’efficacia del sistema ex NATO, che la tratta in questione operata a 1200 MHz, impiegando ricevitori del tipo di quelli usati nelle prove,  consente una lettura ottimale dell’evanescenza trasmettendo con circa 1 Watt di potenza. Già a 10 Watt si ha una tendenza all’utilizzo della sola parte alta della scala, fatta ovviamente eccezione per gli episodi di negatività profonda, che pur non incidendo in modo significativo sulla qualità del messaggio, sono sanabili esclusivamente con l’impiego del diversity.

Ultima breve, ma non meno importante, nota relativa alla prova ATV.

Rispetto alla prova precedente si sono attuate solo modeste migliorie: si disponeva della polarizzazione circolare e di circa 6-7 Watt in più (circa 16-17 Watt).

Come era prevedibile, dato il modesto incremento di potenza, la polarizzazione circolare è risultata penalizzata dal minor guadagno fornito, non compensato dalla

diminuzione del fading di polarizzazione. Utilizzando invece l’orizzontale, il monoscopio (un rettangolo scuro) trasmesso dagli amici di Civitavecchia ha iniziato seriamente a manifestarsi sul nostro monitor per tempi apprezzabili ed in modo piuttosto distinto e definito. A questo punto si è compreso che, raddoppiando la potenza, il collegamento

diverrà definito e sufficientemente stabile. Accoppiando poi i due paraboloidi, quindi agendo in modo incisivo sul fading di tratta e aumentando di altri 3 Db il rendimento del sistema, le cose andranno al loro posto. Vi informeremo appena possibile, anche sul progetto transequatoriale.

Paolo IW4AID per G.M.S.M.G.

 

 
 
 
 
 
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WEBMASTER  IK4MGV Data ultima rev.  12/01/2012